Non puoi vederla, ma è essenziale per la vita. È il simbolo della vita invisibile. Quando ci rapportiamo con qualcosa che non possiamo vedere con il senso della vista, siamo finalmente costretti a “guardare oltre”. Non a caso è un elemento al quale sono state spesso attribuite le proprietà dello spirito. L’aria è tutta uguale?

Gli antichi greci utilizzavano due parole diverse col significato di “aria”: aer, che indicava gli strati più bassi e oscuri dell’atmosfera; ed aether, che significava invece l’atmosfera luminosa in alto situata sopra le nuvole. Platone, ad esempio, scriveva che «Così è l’aria: vi sono le varietà più brillanti che chiamiamo etere, quelle più sporche che noi chiamiamo nebbia e tenebre, e altri tipi per i quali non abbiamo alcun nome…».

Da un punto di vista esoterico, il fuoco è l’elettricità e l’acqua è il magnetismo. L’aria costituisce l’interazione tra i due, è il campo elettromagnetico che connette tutta la creazione.

La bellezza dell’aria risiede nella sua capacità di entrare nei nostri corpi senza che sia necessario un atto volontario da parte nostra, come un dono per la vita totalmente gratuito, ma allo stesso tempo consente a noi di regolare il suo ingresso e la sua uscita, realizzando un rapporto consapevole tra l’essere umano e la sua essenza. Per questo motivo la respirazione in tutte le tradizioni spirituali ricopre un ruolo fondamentale nel cammino verso la consapevolezza.

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