Abbiamo due orecchie ed una bocca. Probabilmente prima di parlare, è importante sperimentare il silenzio, una condizione imprescindibile per l’ascolto. L’ udito, si sviluppa già nella vita prenatale, quando il feto viene ancora chiamato embrione. Durante tale periodo il feto ascolta e riconosce i suoni amati, come la voce della madre, i suoni gravi che corrispondono, poi, al timbro vocale dell’uomo, ovvero il padre. L’udito permette al bambino di sentire la voce della mamma e del papà, per riuscire poi a riconoscerli dopo la nascita.  Per poter comprendere il funzionamento dell’udito, occorre sapere che i suoni non sono altro che vibrazioni invisibili che circolano nell’aria, onde meccaniche che comprimono l’aria ed hanno un’ampiezza tanto più grande, quanto maggiore è l’energia del suono che trasportano. In genere, non percepiamo lo spostamento d’aria generato delle onde sonore poiché l’energia in gioco è piccola. Ma, in particolari circostanze, come ad esempio un concerto, può accadere che ponendo la mano davanti all’uscita di un altoparlante si possa realmente percepire lo spostamento d’aria causato dal forte suono. Ogni tipo di suono si propaga nell’aria in tutte le direzioni. Ogni onda sonora è unica. È per questo che ogni persona produce un suono diverso. Per cooperare insieme dobbiamo immaginarci come una grande orchestra chiamata ad esibirsi nell’evento più importante denominato vita. Esiste l’armonia e la disarmonia. Una musica risulta bella e piacevole quando gli strumenti sono ben accordati ed i musicisti suonano in armonia. Così anche nella nostra vita sociale, quando siamo in accordo, nel bene e nella pace, la nostra comunità respira armonia, ovvero, gioia, amore, benessere, bellezza.

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