Gli occhi offrono la possibilità di formulare un’allegoria utile ad intercettare l’esistenza del mondo materiale e di quello spirituale. Infatti sono due, proprio ad indicare la duplice realtà limitata ed illimitata. Per vedere la realtà materiale circostante apriamo gli occhi, ma per osservare il mondo spirituale li chiudiamo. Attraverso l’azione semplice dello sbattere le palpebre che il nostro corpo compie tutti i giorni della nostra vita innumerevoli volte, viviamo nella dimensione spirituale e nel mondo fisico in modo costante. Non a caso usiamo dire quando intendiamo occuparci della sfera spirituale: “guardiamoci dentro”. E per mostrare al prossimo quello che abbiamo visto al nostro interno diciamo “dal mio punto di vista”. Il continuo osservare l’esterno e l’interno genera spesso quella capacità di “sognare ad occhi aperti”.